mercoledì 1 agosto 2007

HOLLYWOOD GARBATELLA

In un film documentario il "quartiere dei pizzicagnoli". Nel video girato dal regista Mauro Conciatori, il ritratto sociale e generazionale della collinetta sopra Ostiense
di Rodolfo Di Giammarco
Scorcio del quartiere
Scorcio del quartiere
Cosa ci stavano a fare l´altro giorno, una signora e un signore seduti tranquilli come al cinema ma su sedie di plastica bianca da glorioso bar, al centro nei giardinetti di piazza Brin che è una piazza fuori dal tempo e lontana dal chiasso, la "Hollywood della Garbatella", chiamata così per via dei palazzetti da borgo antico che fronteggiano un verde da paese sano (una location tanto vera e inverosimile da sembrare finta)? I due, l´ex attrice Rossana di Lorenzo, 70 anni - scoperta da Sordi e scritturata come moglie di Albertone per apparire poi in Gente di Roma di Scola e in Vacanze di Natale dei Vanzina - e il pittore Emilio Conciatori, 75 anni, stavano lì a ricostruire pezzo per pezzo una Garbatella d´epoca tutta pugilato e pallone, di quando le bocche erano sporche per il sugo di pollo, di quando c´era sempre uno che faceva il capo, la Garbatella delle gomme americane masticate e mandate giù per ignoranza nel dopoguerra, della fiera delle buone maniere («Io sorrido sempre, so´ amica de tutti...»), la Garbatella dei pizzicagnoli e dei fornai, dei grandi amori, di Maurizio Arena che era l´eroe del quartiere e che oggi fa dire alla sorella Rossana «Core mio!» e all´amico Emilio ispira il ritratto lampo «Andava sempre avanti lui, era di un´ingenuità pazzesca».

Ecco la Hollywood Garbatella

Hanno bei corpi tosti, destinati alla franchezza e al cibo, le due sagome piantate come testimonial di quartiere su questa collinetta cinematografara nota anche per lo storico ristorante "Moschino": questa strana coppia d´amici ha un peso valutabile in chili di amore, quintali di solidarietà, tonnellate di ricordi. Sono due fra i tanti protagonisti di un film intitolato diligentemente e socialmente Tra Utopia e Realtà: il Polo Industriale Ostiense e la Garbatella, un documentario che il regista Mauro Conciatori ha girato sentendo e ritraendo su un piano sociologico, architettonico e narrativo-storico più generazioni e più scenari della zona Ostiense-Garbatella, dando sostanza al primo docufilm di una serie progettualmente risfoderata da un mitico marchio, quello dell´Istituto Luce («Al nostro attivo abbiamo già tre docufilm che raccontano Roma, e verrà fuori una collana estesa poi a Napoli, Firenze, Torino e Milano» annuncia il direttore editoriale Leonardo Tiberi), marchio oggi controllato da Cinecittà Holding («Vogliamo continuare a narrare la vita degli italiani, lasciando un´ampia testimonianza alle nuove generazioni» spiega il presidente Alessandro Battisti). Sì, proprio quell´Istituto Luce che ha avuto all´attivo dal 1928 al 1980 qualcosa come 12.000 cinegiornali e 9.000 documentari, che ci ha regalato la cronaca illustrata e commentata di vicissitudini popolari e non, che ha sceneggiato e montato tanti brevi film con gli italiani della strada e con l´Italia istituzionale.


La visita di Gandhi nel 13 dicembre del 1931
E si riparte, per un´esplorazione dei fenomeni caratteriali e ambientali della Capitale, proprio con la Garbatella. Un´area che nasce con un primo studio del 1910 su idea del sindaco Nathan, e con i primi edifici inaugurati nel 1921, avendo il compito di accogliere gli operai che lavoravano nel Polo Industriale dell´Ostiense. Oggi, spinto da pazienza civile e da fervore sentimentale, Mauro Conciatori ha effettuato riprese alla Centrale Montemartini, ai Magazzini Generali, ai Mercati Generali, al Gazometro, alla Stazione Ostiense e al Porto Fluviale, ha fermato e intervistato gente di quartiere, ha registrato volti, ha preso a campione strutture, ha confrontato il passato col presente. A Largo Randaccio, spiazzo famoso anche perché dal 1930 al 1940 ci abitò Alberto Sordi, e perché c´è nato Enrico Montesano, ha catturato immagini e voci della signora Gilda Marcocci di 93 anni forte della memoria delle traversie della guerra («Durante le persecuzioni razziali del fascismo noi di questa piazza abbiamo nascosto un´intera famiglia di otto persone»), della figlia Laura Benni di 51 anni che è insegnante («Ho traslocato, ma poi sono voluta tornare: mi mancava questo verde e l´umanità che solo qui esiste»), e della nipote Valeria Moccia di 17 anni («Un´isola felice, a volte troppo silenziosa»). E la troupe di Mauro Conciatori ha dato la parola anche a due giovani agguerriti pierre della zona: Mauro Gerbasio , 32 anni, ha inventato un sito internet, www. rionegarbatella. it, che racconta la storia del quartiere.

Mescola tanti linguaggi, questo film di un´ora col marchio dell´Istituto Luce, coprodotto dalla Regione Lazio e dal Municipio XI: la scena del terrazzo di Una giornata particolare di Scola con Mastroianni e la Loren in un palazzone di Via XXI Aprile è stata citata e ricostruita in cima al cosiddetto albergo "rosso" (così chiamato da chi vive alla Garbatella) con gli attori Luca Lionello e Maria Pia Calzone. E da qualche parte verrà fuori la clamorosa visita di Gandhi al quartiere, durata un´intera giornata nel 1931. Passato e presente parlano da più di ottant´anni di un quartiere-utopia che è un set indistruttibile. E gli attori sono gli abitanti stessi. E hai voglia a filmare.

Da La Repubblica del 01 agosto 2007 di Rodolfo Di Giammarco